King & Queen Of Music

Posts written by IlCrow

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    Madonna: il DVD del MDNA Tour in arrivo a maggio, nuovo materiale previsto per il 2014?


    Per il momento ancora niente di ufficiale, ma sembra che i prossimi mesi saranno particolarmente intensi per Madonna, che oltre ad essere pronta a pubblicare il DVD del MDNA Tour starebbe anche lavorando su del nuovo materiale.

    L’indiscrezione arriva direttamente dal giornale britannico Metro, che ha pubblicato questo brevissimo comunicato:

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    nel quale leggiamo che la regina del pop starebbe lavorando su ben due dischi, dei quali uno di inediti e uno di remix. Diverse notizie arrivano anche riguardo al DVD del suo ultimo tour mondiale, che apparentemente dovrebbe uscire a maggio e presentare un montaggio cinematografico simile a quello del “Confessions Tour”.

    In attesa di ulteriori conferme, possiamo condividere con voi anche l’ennesima foto pubblicata dalla cantante su Instagram, appartenente ad un non meglio precisato Secret Project che sta facendo venire l’acquolina in bocca ai fan di mezzo mondo.


    Fonte: radiomusik.it
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    Madonna, prima miliardaria del pop


    La Material Girl unica interprete donna ad aver guadagnato tanto. Con dischi e tour, ma anche profumi e bevande
    E dire che il 2012 sembrava essere un anno di disgrazia per Madonna, visto che il suo ultimo album, Mdna, non aveva avuto quegli esaltanti riscontri di vendite che tutti si aspettavano. E invece, non solo la 54enne cantante ha fatto il botto di guadagni proprio nei passati dodici mesi ma, grazie ai 700 milioni di dollari che aveva già in banca, proprio lo scorso anno è entrata di diritto nel clan dei Paperoni dello showbiz. Insomma, è diventata miliardaria (in dollari) alla pari di personaggi come Steven Spielberg, Bill Gates e Oprah Winfrey: è la prima popstar donna ad esserci riuscita.

    I CONTI - A fare i conti in tasca alla signora Ciccone sono stati quelli di Women’s Wear Daily, che hanno stimato in 350 milioni di dollari gli introiti generati dal Mdna Tour 2012 (quasi sempre sold out nelle 88 città toccate da maggio a dicembre, a dispetto delle critiche per seni, sedere e pistole mostrati con eccessiva disinvoltura, e non a caso eletto da Billboard il tour più redditizio del 2012, cui si aggiungono i 75 milioni derivati dal merchandising e i 10 milioni ottenuti dai diritti tv e dalla vendita dei dvd. Non è stata però solo la musica ad incrementare i guadagni di Madonna: da abile manager di se stessa, infatti, la cantante ha saputo diversificare negli anni i suoi investimenti con una serie di fortunati progetti imprenditoriali: dal profumo Truth or Dare, che nel 2012 le ha fruttato 60 milioni di dollari; alla linea di abbigliamento Material Girl, che gliene ha regalati altri 10 fino alla catena di palestre Hard Candy (che aprirà a breve una sede anche a Roma). Vanno poi calcolati ricchissimi contratti di sponsorizzazione (vedi la bevanda salutista Vita Cocco) e partnership (la vodka Smirnoff, che le ha fatto incassare 10 milioni di dollari) che hanno contribuito ad accrescere il suo già cospicuo conto in banca. Capito adesso perché la chiamano Material Girl?


    Fonte: corriere.it
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    "Ho scopato in giro e diventai adulto"
    - Frank Ocean
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    Prince Michael Jackson attore in "90210"


    L'erede di Michael Jackson ha già le idee chiare sul suo futuro

    Prince Michael Jackson, 16 anni, debutterà come attore: il figlio della compianta star della musica internazionale, Michael Jackson, tragicamente scomparso nell'estate del 2009, reciterà nel finale della quinta stagione di "90210".

    Prince Michael sarà una guest star e vestirà il ruolo di Cooper, vittima di un trauma, legato al Erin Silver, alias Jessica Stroup. La notizia, riportata dall'Hollywood Reporter, arriva una settimana dopo la rivelazione che l'erede di Michael Jackson è stato ingaggiato come corrispondente di "Entertainment Tonight" per lo speciale dedicato al "Grande e Potente Oz". Dopo aver intervistato James Franco, Zach Braff e il regista Sam Raimi, il ragazzo spera di poter incontrare Peter Jackson che ha diretto i suoi film preferiti, quelli che amava vedere con il suo famoso papà.

    Prince Michael rispetto alla sua carriera ha le idee molto chiare: "Sto cercando di diventare un buon produttore, regista, sceneggiatore e attore", ha dichiarato. Non male per un 16enne.



    Fonte: hollywoodreporter.com
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    Billboard: Madonna domina la TOP 40 Money Makers del 2013


    Anche quest'anno Billboard ha stilato una classifica degli artisti dello scenario musicale mondiale che hanno guadagnato di più nel corso degli ultimi 12 mesi: tale classifica prende in considerazione alcuni dati ottenuti sul suolo americano, dagli incassi dei tour, alle vendite di album e singoli, alle royalties.

    In cima a tale classifica troviamo artisti con carriere molto lunghe come, ad esempio, Madonna che si piazza al numero #1 di tale classifica diventando cosi la cantante che ha guadagnato di più, secondo Billboard, negli ultimi 12 mesi, con ben 34 milioni di dollari guadagnati seguita dal collega Bruce Springsteen; presente in classifica anche Celine Dion forte dell'impegno fisso a Las Vegas che le permettono di guadagnare ed esibirsi senza dover spostarsi continuamente da una città all'altra.

    Ecco, di seguito, la top five stilata da Billboard:

    #1 Madonna $34,577,308.62
    #2 Bruce Springsteen $33,443,606.64
    #3 Roger Waters $21,160,131.06
    #4 Van Halen $20,184,709.91
    #5 Kenny Chesney $19,148,525.24




    Fonte: insidepop.it
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    Michael Jackson, su Rai2 una puntata di Emozioni Gold dedicata alla popstar


    Andrà in onda lunedì 18 febbraio a mezzanotte: 'Speciale Michael Jackson. L’uomo con l’animo da bambino che sognava di ballare sulla luna'

    Nel programma si ripercorrerà la storia del re del pop sulle note delle sue più celebri canzoni. Il suo esordio con i Jackson Five, il successo da solista, la caduta con le terribili vicende di cronaca, la rinascita e infine la morte prematura.

    A raccontare l’uomo e l’artista ci saranno le voci e le testimonianze dei grandi nomi del mondo dello spettacolo e della musica che l’hanno conosciuto o lavorato con lui come David Zard, il produttore che l’ha portato in Italia. Gianni Morandi che nel 1992 lo incontrò con la Nazionale Cantanti, la showgirl e conduttrice Lorella Cuccarini, Nicoletta Mantovani che con il marito Luciano Pavarotti l'ha frequentato per diversi anni, Bill Goodson uno dei migliori coreografi della televisione italiana che ha avuto l’onore di lavorare con lui, Luca Tommasini che ha ballato con Jackson nel video "Blood on the Dance Floor" e Kadir Nelson che ha disegnato la copertina dell’ultimo album.

    Ognuno di loro racconterà un aspetto inedito di Michael Jackson nel tentativo di comporre un puzzle complesso, fatto di tante favole e magia ma anche tante ombre che avvolgono il mito del cantante.



    Fonte: adnkronos.com
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    Madonna difende GaGa da Perez Hilton



    Madonna, recentemente intervista durante la sua vacanza a Parigi, è intervenuta sulla "guerra" tra Perez Hilton e Lady GaGa.

    Il giornalista infatti, domandandole cosa ne pensasse di ciò che sta succedendo a Lady GaGa e sul fatto che, secondo Perez Hilton, la cantante stia fingendo, ha dichiarato:

    "In realtà, di recente ho scoperto cosa è successo a Lady GaGa e sono preoccupata. Perez Hilton si rende stupido, so che non andiamo d'accordo, ma anche se litighiamo lei non merita la morte, nessuno merita di morire, ma purtroppo si è ammalata. Lady Gaga è un donna seria e odio sia odiata da Perez Hilton, inventando falsità. Da parte mia vorrei Lady Gaga migliorasse, recuperasse e stesse bene "



    Fonte: insidepop.it
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    Tommy Mottola ha pubblicato un libro di memorie: "Hitmaker


    Tommy Mottola ha pubblicato un libro di memorie: "Hitmaker", con parti relative a MJ

    E' uscito ieri il libro di Mottola e stanno circolando le prime interviste promozionali dove c'è qualche commento anche su MJ. La meravigliosa Ivy ha letto tutte le parti relative a MJ e ne ha fatto un riassunto che ha postato su MJJCommunity. Con il suo permesso, la mia amica Cristiana ha postato la traduzione, ci sono anche molte parti quotate interamente:

    Tommy Mottola ha pubblicato la sua autobiografia dal titolo "Hitmaker". Questo libro non è su Michael Jackson, ma Mottola cita le sue interazioni con Michael - anche se non sono molte o molto lunghe.

    Ecco il sommario: (le date non sono precise)

    Nelle prime parti del libro Mottola cita il fatto che Michael lo ha chiamato razzista e nega tali affermazioni, citando le sue mogli e la sua apertura a tutte le culture. Dice che l'attacco di Michael contro di lui non aveva nulla a che fare con il razzismo, ma era per il declino delle cifre di vendita e per il fatto che Michael voleva uscire dal suo contratto con la Sony.

    Tommy Mottola: "L'attacco è stato triste e patetico. Come capo della società, sono rimasto al di sopra della mischia e certamente non ho fatto commenti. Ora che Michael non c'è più non ho un gran vantaggio a riportare a galla l'incidente, ma se mi conoscete sapete che non sono il tipo di persona che evita le cose."


    1991

    Mottola parla del rinnovo del contratto di Michael nel 1991. Lui dice che è stato uno dei più grandi contratti offerti. Dice che hanno pagato a Michael un anticipo di 35 milioni di dollari. Mottola dice che anche se Michael era contento del contratto si rifiutava di firmarlo a meno che il comunicato stampa non lo annunciasse come un affare da un miliardo di dollari.

    Tommy Mottola: "Chiunque bucava i palloncini che Michael scoppiava intorno a lui non stava vicino a Michael Jackson molto a lungo. In altre parole se dicevi di no a Michael una volta perché era la cosa giusta da fare, eri fuori".

    Tommy Mottola: "Ma non c'era praticamente nessuno intorno a Michael che poteva dirgli la verità perché era Michael Jackson, il Re del Pop, e firmava gli assegni. Si circondava di persone che dicevano sì semplicemente per stargli intorno o perché incassavano i suoi assegni. Michael, cosa ti piacerebbe? Michael, come ti piacerebbe? Michael, possiamo fare questo. Michael, naturalmente possiamo farlo. Sì, Michael. Sì, Michael. Sì, Michael, sì. Questo mi ha messo in qualche modo in una posizione unica. Comandavo la Sony Music e la Sony firmava i suoi assegni. Io non l'ho affrontato molto spesso, ma avrei potuto essere l'unica persona al mondo che poteva dire 'Io non credo che sia giusto' a Michael Jackson. Fin dall'inizio una parte di lui non sopportava questa cosa, ma per lo più la rispettava".

    Mottola definisce l'album Dangerous un successo da 32 milioni di unità vendute. Menziona però che Michael non era contento delle cifre di vendita, a partire dall'album Bad. Mottola dice che ha iniziato a lavorare per la CBS/Sony subito dopo la pubblicazione di Bad e Michael non era contento dei 45 milioni di unità vendute dell'album Bad e diceva a Mottola di farlo circolare di nuovo e avrebbe potuto vendere più di 100 milioni di unità. Mottola dice che allo stesso modo Michael non era contento dei 32 milioni di vendite dell'album Dangerous. Mottola dice che diceva a Michael che avevano inviato un esercito di promozione e nessun altro album stava vendendo neanche lontanamente questi numeri.

    Tommy Mottola: "Perciò potete vedere come fossero diverse le nostre opinioni sugli stessi numeri fin dall'inizio."

    Tommy Mottola: "Ma Michael aveva perfettamente ragione su una cosa. Per quanto fossero alti quei numeri, per quanto redditizi per l'azienda, stavano diminuendo."


    1993

    Mottola dice nel 1993 hanno cercato di riaccendere l'interesse per l'album Dangerous di Michael organizzando la performance al SuperBowl e l'intervista di Oprah. Entrambe hanno avuto successo e hanno avuto numeri di audience elevati e Dangerous ha avuto un aumento delle vendite. Poi sono arrivate le accuse di molestie del 1993.

    Tommy Mottola "Ci sono poche accuse più gravi delle molestie, e nel caso di Michael Jackson c'era poco che noi di Sony potevamo fare tranne fare un passo indietro e chiederci come sarebbe andata a finire. Era nostro compito gestire le pubbliche relazioni per quanto riguardava la sua musica e la carriera discografica, ma non potevamo fare nulla in queste questioni legali oltre che sostenerlo in qualunque modo chiedesse. Guardando a quel periodo adesso è ovvio che la carriera di Michael aveva già raggiunto il picco, anche se lui rifiutava di riconoscerlo. Vivere in una bolla ingannevole gli permetteva di pensare che queste accuse e le notizie sulla stampa non avrebbero influenzato il pensiero della gente su di lui. La realtà è che la sua carriera non è certamente mai stata più la stessa da quando le accuse hanno iniziato a circolare".

    Mottola dice che a quel tempo non sapevano con esattezza l'impatto che le accuse avrebbero avuto sulla carriera di Michael e avrebbero valutato la portata all'uscita dell'album successivo di Michael.

    Mottola menziona che Michael non ha mai lavorato con un budget e spendeva tutto il necessario ai suoi progetti senza pensarci troppo. Mottola dice che il costo di registrazione di un album si aggira intorno a 1 milione di dollari, ma i costi di un album di Michael erano 40 milioni di dollari. Mottola dice che il costo medio di un video musicale si aggirava sui 200 mila dollari a quel tempo e Dave Glew gli dava 1 milione di dollari di budget (5 volte la media), ma questi limiti di budget non fermavano Michael. Michael prendeva degli anticipi e andava allo sbaraglio con i suoi soldi e pensava che avrebbe riguadagnato i soldi con le vendite dell'album.


    1995

    Michael stava lavorando all'album History. Di nuovo sperava di vendere 100 milioni di copie. Mottola dice che il costo per produrre l'album è stato astronomico perché Michael affittava studios interi quando registrava e prendeva più produttori in tutto il mondo che lavoravano contemporaneamente. Mottola dice di aver percepito che questo album era molto personale ed era la voce interiore di Michael che parlava. Hanno speso altri 7 milioni di dollari per il video Scream e 5 milioni di dollari per l'History Teaser.

    Tommy Mottola: "C'era anche un'interpretazione del capolavoro di Charlie Chaplin, 'Smile', inclusa nel nuovo materiale, ed era una delle performance vocali più belle che avessi mai sentito nella mia carriera. La canzone, che incita ad accettare il dolore con un sorriso, è toccante ed emotiva, e arriverei fino al punto di definire perfezione quello che Michael ne ha fatto. In mezzo a tutto il caos dentro e intorno a lui, non potevi fare a meno di dispiacerti per Michael. Soprattutto sapendo che al di là di tutto quello che ha passato lui era davvero un bravo ragazzo".

    Mottola dice che hanno fatto del loro meglio per promuovere l'album History. Hanno speso 30 milioni di dollari in costi di promozione (10 volte ciò che venne speso per Thriller). L'album ha venduto 20 milioni di unità, il doppio album più venduto. Alla Sony pensavano che le cifre di vendita fossero buone ed era stato un grande business, ma Michael non era contento perché i numeri scendevano ad ogni album.

    Mottola dice che anche l'HIStory Tour è stato un business fenomenale, ma che tutti i palchi elaborati, gli elementi dello show, le statue di Michael ecc hanno finito per tagliare i profitti di Michael.

    Fu allora che Sony fece un'offerta di 90 milioni di dollari per la metà del catalogo ATV. Mottola lo definisce una grande affare per Michael, visto che era il doppio di quello che aveva pagato per la metà del catalogo, ma questo accordo ha anche legato Sony e Michael.


    2001

    Michael stava lavorando su Invincible. Mottola dice che Michael ha scritto/analizzato 120 canzoni prima di modificare e selezionare le canzoni che avrebbero composto l'album.

    Michael chiese a Mottola di andare alla Hit Factory di Miami e Mottola ci andò con la moglie Thalia. Trovarono l'intero studio vuoto e Michael in un veicolo attrezzato per la registrazione nel parcheggio (Mottola dice che c'erano 5-6 stanze di registrazione e ciascuna costava 5000 dollari al giorno di affitto).

    Michael disse loro che gli piace il veicolo perché è tranquillo, silenzioso e privato e lì lui può pensare. Mottola dice che era preoccupato perché in quel momento le spese di registrazione avevano superato i 30 milioni di dollari e lui non aveva sentito una sola canzone.

    Michael disse a Mottola che questo sarebbe stato il più grande album e avrebbe venduto più di 100 milioni di copie.

    Tommy Mottola: "So che era così che giustificava tutto questo nella sua mente. Per lui non importava quanto spendeva - o prendeva in prestito - per creare la sua arte. Pensava che avrebbe recuperato tutto una volta che l'album fosse stato pubblicato e fosse diventato una megahit. E tutto il suo entourage (assistenti, manager, ecc), e intendo tutti, ogni singola persona, permettevano che ciò accadesse. Nessuno ha detto di no. Mai. Dicevi solo di sì a Michael Jackson, oppure eri storia".

    Mottola ricorda come Michael fosse caloroso. Thalia dice a Michael che quando era un adolescente è salita sul palco con Michael e Michael si apre con loro sulla sua infanzia.

    Tommy Mottola: "Per qualche ragione l'immagine di Thalia da ragazza ha aperto la strada a Michael per raccontarle una storia sulla sua infanzia, e su come sia stato difficile per lui, e quello che ha dovuto sopportare per mano di suo padre durante le prove quotidiane. Non entrerò nei dettagli che ci ha raccontato, ma avrebbero fatto venire i brividi a qualsiasi genitore o figlio. Il mio punto è che non avrebbe mai parlato di dettagli come quelli con qualcuno che vedeva come un nemico o come il diavolo. E' stato così triste sentire quella che era senza dubbio la più grande star dell'intrattenimento, seduto nel retro poco illuminato di un veicolo attrezzato per la registrazione, raccontare queste storie. Thalia e io avevamo le lacrime agli occhi. Avresti voluto solo mettere le tue braccia intorno a Michael e abbracciarlo. Non c'è mai stato alcun dubbio nella mia mente, allora come oggi, che tutte le intenzioni di Michael erano affettuose e buone, e che era un anima gentile."

    Mottola dice che Sony stava anticipando a Michael decine di milioni di dollari per l'affitto dello spazio studio, i produttori, gli autori per i cortometraggi e così via. Mottola dice che Michael si è anche rivolto alle banche per ottenere credito con la Sony/ATV come garanzia. Mottola dice che questo ha messo Michael in una posizione molto vulnerabile; Invincible avrebbe dovuto avere un grande successo per coprire tutti questi milioni di dollari di costi/debiti. Mottola dice che tutti alla Sony sono rimasti scioccati, non capivano perché a Michael non fosse stato consigliato di non prendere tali decisioni dalle personi del suo entourage.

    Mottola dice che dopo diversi anni e 40 milioni di dollari di costi di Michael consegnò loro l'album Invincible. Mottola dice che alla Sony pensavano che Invincible fosse buono, ma non il migliore lavoro di Michael. Tuttavia, tenuto conto dei costi già elevati e di quanto tempo era servito per finirlo, non hanno chiesto a Michael di tornare indietro e far altre tracce.

    Mottola dice che Sony ha aiutato a organizzare un accordo con la CBS per fare una celebrazione televisiva del 30° anniversario della carriera di Michael al Madison Square Garden. Questo avrebbe fatto da propellente per un tour e tutto quello che avrebbe incentivato le vendite di Invincible.

    Mottola dice che i concerti al Madison Square Garden furono un successo, anche i biglietti di costo elevato vennero venduti, Michael aveva incassato 7 milioni di dollari dai 2 concerti. Sarebbe stata la promozione perfetta, ma il giorno dopo avvennero gli attacchi dell'11 settembre e, ovviamente, nessuno parlava di Michael Jackson.

    L'album Invincible di Michael venne pubblicato, andò subito alla numero 1 ma entro un mese era fuori dalla Top 10. Invincible ha venduto 8 milioni di copie, le cifre di vendita sono state deludenti per tutti e non sufficienti a coprire i 40 milioni di dollari di spese. Mottola dice che secondo la percezione di Michael questo non era accettabile e la colpa era di Sony. Michael chiamava Dave Glew e gli chiedeva di fare qualsiasi cosa per far tornare l'album al numero uno.

    Tommy Mottola: "Quando sei abituato a sentire 'Sì, Michael, sì, Michael, sì, Michael, sì' da tutti quelli che sono intorno a te, deve essere insopportabile sentire 'No, Michael, non possiamo e non metteremo altri milioni nella promozione di questo album'. Le vendite erano completamente ferme, e questo dopo che avevamo già speso un budget di marketing globale di più di 25 milioni di dollari."

    Mottola dice che Michael, attraverso i suoi avvocati, disse loro che non avrebbe firmato un nuovo contratto con la Sony, avrebbe soddisfatto gli obblighi rimanenti e lasciato Sony per essere indipendente.

    Mottola dice che poi qualcosa scattò e Michael lanciò un attacco totale a Sony e personale a Mottola, definendolo razzista e diabolico.

    Mottola dice di aver chiamato Al Sharpton subito per chiedergli cosa stava succedendo. Sharpton gli avrebbe chiesto scusa e detto che non aveva idea che Michael avrebbe preso di mira Mottola. Doveva essere un discorso sulla disuguaglianza.

    Tommy Mottola: "Michael stava cercando di trasformare questo in una via di fuga. Mi aveva preso di mira per ottenere una liberatoria dalla Sony. Ma in realtà si ritorse contro di lui. Davvero pensava che avrebbe messo in imbarazzo la Sony a tal punto da farle abbandonare circa 50 milioni di dollari di debiti o la nostra joint venture nel catalogo dei Beatles? Michael ha anche cercato di coinvolgere Mariah, sapendo che aveva appena lasciato Sony. Ma subito un portavoce di Mariah mi ha difeso e ha sottolineato che Mariah era molto scontenta che Michael l'avesse trascinata nella questione. Nel frattempo, il reverendo Al e Russell Simmons sono stati citati sui giornali per aver parlato a mio favore, così come la Sony".

    Tommy Mottola: "Sono rimasto tranquillo a quel tempo e ho preso la strada giusta, che in qualità di presidente era la strada da percorrere, perché non aveva senso far fronte a queste accuse oltraggiose e ridicole. Ma ecco la morale della favola: noi eravamo nel business della vendita di musica. Sony aveva speso più di 30 milioni di dollari in costi di registrazione e altri 25 milioni in costi di marketing e aveva messo in moto tutta la forza della società per promuovere l'album. Ma nonostante tutto questo la gente non voleva comprarlo".

    Nota: Mottola cita in dettaglio come i cambiamenti nel settore della musica e come Napster e la condivisione e il download illegali della musica abbiano influenzato le vendite e i ricavi di tutti. Potrebbe essere utile comprendere il contesto e sapere che Mottola nel libro ha menzionato altri fattori di declino dei numeri di vendita - per Michael e per chiunque altro.


    Menzioni random di Michael:

    - Mottola molto spesso definisce Michael l'artista più talentuoso e/o dice cose dal significato simile.

    - Mottola cita Walter Yetnikoff e come si sia ripulito da alcool e droghe. Dice che da sobrio Yetnikoff era paranoico e furioso e chiedeva a Mottola di assumere investigatori privati ​​per indagare su David Geffen e Michael Jackson.

    - Mottola parla di George Michael e di come ha lasciato Sony. Si riferisce a Michael in quella situazione.

    Tommy Mottola: "Anni dopo ci fu una situazione simile quando Michael Jackson cercava di liberarsi del suo contratto con la Sony dopo che le vendite del suo album erano diminuite drasticamente, dando la colpa a noi per il modo in cui lo avevamo promosso. E' anche andato oltre chiamandomi il diavolo, e in una protesta pubblica ha retto un poster dove c'erano foto del suo volto e di quello di George Michael con una X sulla bocca come se Sony avesse cercato di mettere a tacere tutti e due. Questa è tutta una stronzata. Noi di Sony eravamo quelli che dovevano - e l'hanno fatto - rimanere in silenzio di fronte al pubblico. Non ci devono essere equivoci di sorta al riguardo, noi non l'abbiamo mai fatto e non avremmo mai attaccato un artista in pubblico. Chiunque nel mondo della musica sa che sarebbe un suicidio totale."

    - Thalia racconta che Michael venne ad una festa di Natale di Tommy Mottola (il primo Natale di Tommy e Thalia insieme). Furono sorpresi di vedere Michael perché raramente partecipava alle feste degli altri. Thalia ricorda quanto Michael fosse gentile e come abbia posato per le foto con la famiglia di Thalia.


    Una nota del reverendo Al Sharpton

    Non dimenticherò mai quando Michael venne alla National Action Network e senza preavviso attaccò Tommy. Tommy mi chiamò subito dopo la manifestazione e mi disse: "Cos'era quella roba?" E io riuscivo a capire da dove veniva, perché Tommy aveva fatto più di molti dirigenti e presidenti di società discografiche a suo tempo per spingere i limiti per gli artisti neri, incluso Michael. Tommy era stato estremamente progressista su questi temi. E per di più sapevi sempre esattamente dove eri con Tommy. Il suo sì era un sì. Il suo no era un no. Non mi ha mai promesso qualcosa che non abbia mantenuto. Gli dissi, "Michael pensa che Sony non sia giusta con lui e pensa che tutti stiano cercando di portargli via il catalogo". Tommy disse: "Risponderò a tutte le domande che vuoi, ma non posso creare numeri e vendite che non ci sono. I suoi stessi collaboratori non gli stanno dando le giuste informazioni". Tommy mi espose l'intero quadro e mi mostrò un sacco di cose che Michael non sapeva: persone nel suo entourage che tenevano il piede in due staffe e persone che gli dicevano cose non vere. Lo dissi a Michael e lo dissi a Johnnie Cochran, che rappresentava Michael. Tommy era sinceramente ferito che Michael non avesse capito che Tommy stava facendo tutto quello che poteva fare per questo album in base al business e alle circostanze. Voleva sinceramente che Michael capisse com'era la situazione. E' al di là della comprensione che un dirigente venga attaccato sulla stampa. Voleva che Michael sapesse che teneva davvero a lui.



    English:
    Tommy Mottola has released his autobiography called Hitmaker. This book is not about Michael Jackson but Mottola mentions his interactions with Michael in it – although they aren't a lot or long in nature.

    Here is the summary : (Dates aren't exact, direct quotes are in blue)

    Mottola very early in the book mentions Michael calling him racist and denies such claims mentioning his wives & openness to all cultures. He says Michael lashing out had nothing to do with racism but it was about declining sales numbers and Michael wanting to get out of his contract with Sony.

    Tommy Mottola : “The attack was sad and pathetic. As the head of the company, I remained above the fray and most certainly did not comment on it. Now that Michael has passed there’s little benefit to me in bringing the incident back up. But if you know me, you know that I’m not the kind of guy to avoid it.”

    1991

    Mottola mentions renewing Michael’s contract in 1991. He says it was one of largest contracts offered. He says they paid Michael an advance of $35 Million. Mottola says although Michael was happy with the contract he refused to sign it unless the press-release announced it as a billion dollar deal.

    Tommy Mottola: “Anybody who punctured the balloons that Michael blew up around him was not around Michael Jackson very long. In other words, if you said no to Michael one time because it was the right thing to do, you’d be gone.”

    Tommy Mottola: “But there was virtually nobody around Michael who could speak truth to him because he was Michael Jackson, King of Pop, and he was writing the checks. He surrounded himself with people who said yes simply to be around him or because they were cashing his checks. Michael, what would you like? Michael, how would you like that? Michael, we can do this. Michael, of course we can do that. Yes, Michael. Yes, Michael. Yes, Michael, yes. That put me in somewhat of a unique position. I was in charge of Sony Music— and Sony was writing his checks. I didn’t confront him very often. But I might have been the only person in the world who was able to say “I don’t think that’s right” to Michael Jackson. From the beginning, part of him resented that, but mostly he respected that.”

    Mottola calls Dangerous album a success with 32 Million units in sales. He mentions however Michael wasn’t happy with the sales numbers, starting from Bad album. Mottola says he started working for CBS/ Sony soon after Bad was released and Michael was not happy with 45 Million unit sales of Bad album and would tell Mottola to turn it around and it could sell more than 100 Million units. Mottola says similarly Michael was not happy with the 32 Million sales of Dangerous album. Mottola says he would tell Michael that they sent a promotional army and no other album was selling even remotely close to these numbers.

    Tommy Mottola: “So you can see how differently our views were of the same numbers from the start.”

    Tommy Mottola: “But Michael was very right about one thing. As high as those numbers were, and as profitable as they were for the company, they were shrinking.”

    1993

    Mottola says in 1993 they tried to reignite interest for Michael’s Dangerous album by arranging SuperBowl performance and Oprah interviews. Both have been successful and had high viewership numbers and Dangerous seen an increase in sales. Then the 1993 molestation accusations happened.

    Tommy Mottola “There are few charges more serious than molestation, and in the case of Michael Jackson there was little we at Sony could do but step back and wonder how it would play out. It was our job to handle the public relations as it pertained to his music and recording career, but we couldn’t do anything in these legal matters other than support him in any way he asked. Looking back now, it’s obvious that Michael’s career had already peaked by this time, though he refused to acknowledge it. Living in a delusional bubble permitted him to think these allegations and the press reports were not going to affect the way people thought about him. The reality is his career was certainly never the same from the moment that charge hit the airwaves.”

    Mottola says at that time they didn’t know the exact impact of the charges will have on Michael’s career and they would only see the scope of it when Michael’s next album came out.

    Mottola mentions Michael never worked within a budget and he spent whatever it took on his projects without much thought or care. Mottola mentions an expensive album recording cost would be around $1 Million but Michael’s album recording costs were as high as $40 Million. Mottola says an average music video cost around $200,000 at the time and Dave Glew would give Michael a $1 Million budget (5 times the average)but these budget limits didn’t stop Michael. Michael would take advances and be on the hook for the money himself and he would feel he would earn the money back when the album sells.

    1995

    Michael was working on History album. He again hoped it to sell 100 Million. Mottola mentions the cost to produce the album was astronomical because Michael would rent out entire studios when he recorded and he would have multiple producers around the world working simultaneously. Mottola says he felt that this album was quite personal and it was Michael’s inner voice speaking. They spent additional $7 Million for the Scream video and $5 Million for the History Teaser.

    Tommy Mottola: “There was also a rendition of the Charlie Chaplin masterpiece, “Smile,” included on the new material, which was one of the most beautiful vocal performances I’d ever heard in my career. The song, all about pushing through pain with a smile, is touching and emotional, and I’d go as far as to call what Michael did with it perfection. Amid all the chaos within and around him, you couldn’t help but feel for Michael. Especially knowing that underneath everything he went through he was really a good guy.”

    Mottola says they did their best in promoting History album. They spent $30 Million in promotion costs (10 times what is spent on Thriller). The album sold 20 Million units, the top selling double album. Sony felt the sales numbers were good and it was a great business but Michael was unhappy as the numbers were going down at each album.

    Mottola mentions History tour was a phenomenal business as well but all the elaborate stages, show element, statues of Michael etc. had cut into Michael’s profits.

    At this time Sony also makes a $90 Million offer for half of ATV catalog. Mottola calls this a great business for Michael as he made double of what he paid for half of the catalog but this deal will also connect Sony and Michael at the hip.

    2001

    Michael was working on Invincible. Mottola says Michael would write and look at 120 songs before he edited and selected the songs that would make the cut.

    Michael asked Mottola to come to Hit Factory at Miami and Mottola went there with his wife Thalia. They find the whole studio empty and Michael at a recording truck on the parking lot. (Mottola mentions there were 5-6 recording rooms and each of them cost $5,000 per day to rent)

    Michael tells to them he likes the recording truck because it’s quiet, peaceful and private and he can think there. Mottola says he was worried because by that time the recording expenses had exceeded $30 Million and he hasn’t heard a single song.

    Michael tells Mottola that this would be biggest album and it would sell over 100 Million units.

    Tommy Mottola: “I know that was how he justified all of this in his own mind. To him, it didn’t matter how much he spent— or borrowed— to create his art. He thought he would make it back as soon as the album was released and became a megahit. And all of his handlers— and I mean all of them, every single one, allowed this to happen. No one said no. Ever. You only said yes to Michael Jackson or else you were history.”

    Mottola mentions how welcoming Michael was. Thalia tells Michael how she was as a teenager got on the stage with Michael and Michael opens up to them about his childhood.

    Tommy Mottola: “For some reason, the image of Thalia as a young girl opened the door to Michael telling her a story about his childhood, and how hard it was for him, and what he had to endure at the hands of his father through the daily rehearsals. I’m not going to go into any of the details that he told us, but they would make any parent or child shiver. My point is, you would never mention details like those to anyone you saw as an enemy or the devil. It was so sad to hear arguably the biggest star in entertainment sitting in the back of a dimly lit recording truck telling these stories. Thalia and I almost had tears in our eyes. You wanted to just put your arms around Michael and hug him. There never was any question in my mind, then or now, that all of Michael’s intentions were loving and good, and that he was a kind soul.”

    Mottola says Sony was advancing Michael tens of millions of dollars for the rent of the studio space, the producers, writers for the short films and so on. Mottola says Michael also went to the banks to get loans using Sony/ATV as collateral. Mottola says this put Michael in a very vulnerable position; Invincible had to be highly successful to cover all these millions of dollars of costs / debt. Mottola says everyone at Sony was shocked why Michael was advised not to do such decisions by his own people.

    Mottola says after several years and $40 Million in costs Michael handed them Invincible album. Mottola says Sony thought Invincible was good but not Michael’s best work. However given the already high costs and how long it took for it to be finished, they did not ask Michael to go back and make some other tracks.

    Mottola says that Sony helped arranged a deal with CBS to do a TV celebration of Michael’s 30th career anniversary at Madison Square Garden. This would propel into a tour and all of which will help Invincible sales.

    Mottola says the Madison Square Garden concerts were a success, even the high cost tickets were sold, Michael had made $7 Million from the 2 concerts. It would have been the perfect promotion but the next day 9 /11 attacks happened and obviously no one was talking about Michael Jackson.

    Michael’s Invincible album gets released, it immediately goes to Number 1 but within a month it was out of Top 10. Invincible had sold 8 Million units, the sales numbers were disappointing for everyone and not enough to cover the $40 Million expenses. Mottola says according to Michael’s perception this was not acceptable and Sony had failed him. Michael would call Dave Glew and ask him to do anything to get the album back at number one.

    Tommy Mottola : “When you are used to hearing “Yes, Michael, yes, Michael, yes, Michael, yes,” from everybody who is around you, it must be unbearable to hear, “No, Michael, we cannot and will not put millions more into the promotion of this album.” Sales had completely stalled, and that was after we had already spent a global marketing budget of more than $ 25 million.”

    Mottola says Michael through his lawyers told them he would not sign a new deal with Sony, he would fulfill his remaining obligations and leave Sony and be a free agent.

    Mottola says then something snapped and Michael launched an all out attack on Sony and Mottola personally calling him mean, racist and devilish.

    Mottola says he called Al Sharpton immediately to ask him what was going on. Sharpton would apologize and tell that he had no idea that Michael would single Mottola out. It was supposed to be about inequality.

    Tommy Mottola: “Michael was trying to turn this into an escape hatch. He was singling me out in order to get a release from Sony. But it actually backfired on him. Did he really think he would embarrass Sony enough to walk away from approximately $ 50 million in debts or from our joint venture in the Beatles catalog? Michael even tried to bring Mariah into it, knowing that she had just left Sony. But quickly a spokesperson for Mariah defended me and pointed out that Mariah was very unhappy that Michael had dragged her into it. Meanwhile, Reverend Al and Russell Simmons were quoted in newspapers speaking out on my behalf, as well as Sony’s.”

    Tommy Mottola: “I remained quiet at the time and took the high road, which as chairman was the road to take, because it made no sense to respond to such outrageous and ridiculous accusations. But here’s the bottom line on this: we were in the business of selling music. Sony had spent more than $ 30 million in recording costs and another $ 25 million in marketing costs, and put the full force of the company in motion to promote that album. But despite all of that, people just didn’t want to buy it.”

    Note: Mottola in detail mentions the changes in the music industry and how Napster and illegal music sharing / downloading affected the sales and revenues of everyone. It could be helpful to understand the context and know that Mottola did mention other factors for declining sales numbers – for Michael and for anyone else – in the book.

    Random mentioning of Michael:

    - Mottola quite often calls Michael as the most talented artist and/or says similar meaning stuff.

    - Mottola mentions Walter Yetnikoff and how he got clean from alcohol and drugs. He says that sober Yetnikoff was paranoid and enraged and would ask Mottola to hire private detectives to investigate David Geffen and Michael Jackson.

    - Mottola talks about George Michael and how he left Sony. He refers to Michael in that situation.

    Tommy Mottola: “Years later, there was a similar situation when Michael Jackson would try to get out of his contract with Sony after his album sales declined dramatically, dropping the blame on us for the way we’d promoted it. He even took it a step further, calling me the devil, and in one public protest he held up a poster that included facial pictures of himself and George Michael with Xs over their mouths as if Sony had tried to silence both of them. That’s all total crap. We at Sony were the ones who had to— and did— remain silent in front of the public. Let there be no misunderstanding about that whatsoever. We never did and never would attack an artist in public. Anyone in the music business knows that would be total suicide.”

    - Thalia mentions Michael coming to a Christmas party Tommy Mottola had (first Christmas Tommy and Thalia was together). They were surprised to see Michael as he rarely attended to other people’s parties. Thalia mentions how nice Michael was and how he posed for pictures with Thalia’s family.

    - A write up from REVEREND AL SHARPTON

    I’ll never forget when Michael came to the National Action Network, and without warning attacked Tommy. Tommy called me right after the rally and said, “What was that all about?” And I could understand where he was coming from, because Tommy had done more than most record company executives and company presidents in his time to push theboundaries for artists, including Michael, who were black. Tommy had been extremely progressive on these issues. And on top of that, you always knew exactly where you were with Tommy. His yes was a yes. His no was a no. He never promised me something that he didn’t deliver. I told him, “Michael feels that Sony is not being fair to him, and he feels that everyone is trying to take the catalog from him.” Tommy said, “I will answer any question you want. But I cannot make numbers and sales that are not there. His own people are not giving him the right information.” Tommy laid out the whole picture and showed me a lot of things that Michael didn’t know: people on his side who were double-dipping, and people telling him things that weren’t there. I told Michael, and I told Johnnie Cochran, who was representing Michael. Tommy was genuinely hurt that Michael didn’t understand that Tommy was doing everything he could do for that album based on the business and the circumstances. He genuinely wanted Michael to understand where he was with it all. It was beyond an executive being attacked in the press. He wanted Michael to know that he really cared about him.



    Fonte: mjjcommunity.com / Traduzione
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    Madonna - Time Stood Still

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    Nessuna data certa per il rilascio del dvd di BAD25 Documentary


    Sono sicuro che molti di voi sono in trepidante attesa di notizie per avere una data precisa, me compreso. Ho controllato la pagina twitter di Spike e il sito 40 acres oltre a cercare su internet tutti i giorni per avere degli aggiornamenti. Poi ho twittato a Spike direttamente , senza ottenere alcuna risposta, così ho deciso di inviare una richiesta attraverso i contatti del suo sito. Ho ricevuto la seguente risposta ,ieri ,da parte dell'amministratore del sito:

    " Il rilascio del DVD e Blu-ray è stato rinviato. Restate sintonizzati per maggiori informazioni. "



    English:
    I am sure many of you have been anxiously awaiting for news about a definite release date, myself included. I have checked Spike’s Twitter page, 40 Acres website and searched the internet everyday for updates. After tweeting Spike directly and getting no response, I decided to send an inquiry through his website contact page. I received the following response on yesterday from the web administrator:

    “Blu-Ray/DVD Released Has Been Pushed Back. Stay Tuned For More Info.”



    Fonte: 40acres.com
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    madonna-feb-2012-eight

    Madonna mette all'asta i costumi di scena per le vittime di Sandy


    LOS ANGELES - Madonna vuole vendere all'asta i suoi costumi di scena per donare i proventi alle persone colpite dall'uragano Sandy.

    Lo scorso anno il violento tornado si è abbattuto sulla costa nord-orientale dell'America causando 253 vittime e di recente sono stati stanziati circa 37, 6 bilioni di euro per aiutare le zone più colpite dalla calamità, come lo stato del New Jersey e di New York.

    Secondo il New York Post, Madonna vorrebbe mettere all'asta i costumi del MDNA tour - tra cui il suo celebre completo da majorette e il basco di alluminio sfoggiati sui palchi di mezzo mondo – e donare il ricavato alle vittime dell'uragano.

    Dopo il passaggio di Sandy la popstar aveva anche visitato diverse aree colpite dal terribile tornado, invitando i fan a contribuire alla ricostruzione di quelle zone.

    D'altra parte Madonna non è la sola ad essersi prodigata per la nobile causa: Kristen Stewart per esempio ha venduto all'asta l'abito sfoggiato alla prima di «Twilight Saga: Breaking Dawn - Parte 2».

    Lo scorso dicembre si è tenuto inoltre un grande concerto di beneficenza al Madison Square Garden dove sono stati raccolti circa 22 milioni di euro per le vittime dell'uragano Sandy. Tra le star esibitesi per l'occasione ricordiamo Chris Martin, Dave Grohl, Sir Paul McCartney, Kanye West, The Rolling Stones, Bruce Springsteen e Jon Bon Jovi.

    Anche il cast del Jersey Shore, girato in una delle zone più colpite dal violento tornado, si è speso per la nobile causa organizzando un telethon grazie al quale ha raccolto circa 740.000 euro.



    English:
    Hurricane Sandy victims still need help, Lola says
    Live from the USMadonna's daughter Lola Leon took a little time to talk about her experience and how it is still important to help victioms of Hurrycane Sandy that hit New York and New Jersey last year.

    Here is an excerpt of what she wrote on her blog at materialgirlcollection.com:

    "Aside from the resuming of classes, I know its extremely late but New York, New Jersey and surrounding areas were faced with Hurricane Sandy which left a huge impact on many parts of New York as most of you know.

    Notably the Rockaways and Breezy Point and its extremely important that we STILL do what we can because people still need help.

    This can be donating to hurricane relief or going down to the affected locations and helping out.

    My family and I went down to Rockaway a while back and the devastation was awful. It looked like the apocalypse and trash, rubble and tree branches were everywhere. We boxed provisions and gave them out to folks that needed them. It was actually really awesome to see how many people were there helping out and how many people cared.

    There has been an extreme amount of progress since the hurricane despite the damage done and it is very inspiring to see the city rebuild itself but there’s still a lot of work that needs to be done."



    Fonte: madonnatribe.com
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    Pulp Fiction
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    Forrest Gump - Frank Ocean
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    Ted
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    mj-grammys

    Michael Jackson e altre star in un video commemorativo dei Grammy Awards in un clip di 60 secondi


    Quando si tratta di Grammy Awards, c'è solo una cosa che ci piace vedere più di altre, gli arrivi sul tappeto rosso e i discorsi di ringraziamento che gli artisti fanno dopo aver vinto un Grammy. E, il più delle volte, quei discorsi cominciano con le parole: "Voglio ringraziare Dio per ..." A prescindere dal fatto che l'artista dà al suo discorso un senso religioso o spirituale, lui o lei di solito fanno un resoconto di ringraziamento a un potere superiore per averli aiutati ad arrivare alla fase dei Grammy.

    Di recente, The Huffington Post ha celebrato questo approccio tra gli artisti mettendoli assieme in una clip di 60 secondi su YouTube, con 30 diversi artisti che ringraziano Dio per i loro Grammy Awards.
    La clip comprende tutti, da Jennifer Hudson, Whitney Houston, Mariah Carey e Michael Jackson, Kanye West e R. Kelly rendono grazie a Dio per il loro Grammy.

    La cerimonia del 55esimo Grammy Awards si svolgerà il 10 febbraio nella quale potrete vedere quali artisti ringrazieranno Dio per i loro Grammy Awards di quest'anno.



    Fonte: mjfa
3623 replies since 6/12/2008
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